1943 Cronache di un anno

 

Prefazione

 

Il 1943 è stato l’anno più critico e più drammatico degli anni di guerra: l’inizio della disfatta nazista e fascista con l’abbandono dell’Africa e la ritirata in Russia, lo sbarco angloamericano in Sicilia, la rivolta del Gran Consiglio del fascismo contro Mussolini, il colpo di stato monarchico, l’arresto del Duce e poi la sua liberazione, l’armistizio, la fuga a da Roma del re e del governo, lo sfascio dell’esercito italiano, la deportazione in Germania di ottocentomila soldati italiani, la nascita della Repubblica Sociale, l’inizio della Resistenza antifascista e della guerra civile nell’Italia del Centro e del Nord.

Questo è un libro di cronache e di testimonianze. L’autore – un giornalista, non uno storico – racconta quelle vicende, che ha vissuto in prima persona,  scrivendo una specie di diario, giorno per giorno, almeno i giorni più importanti, con le parole sue e anche di altri. Il libro non è e non vuole essere un libro di storia, ma il racconto è così pieno e completo di informazioni e di dati che è sufficiente per una ricostruzione storiografica di quell’anno e per una riflessione su molti fatti che ancora oggi non sono definitivamente chiari neppure per gli storici. Uno soprattutto: perché l’armistizio dell’8 settembre non pose fine alla guerra? La guerra continuò ancora per più di un anno e mezzo in un paese diventato campo di battaglia di due eserciti contrapposti, angloamericani e tedeschi, e di due fazioni avverse di italiani. Novecentomila famiglie continuarono a trepidare per i loro figli o padri o mariti, prigionieri in varie parti del mondo  o, i più,  sequestrati nei campi di lavoro in Germania. E ancora morti: quasi centomila militari e 123 mila civili, di cui 42 mila per attacchi aerei. Perché?

 

Questo libro è nato digitale. Ha voluto esserlo, nonostante lusinghiere offerte editoriali, e vuole continuare ad esserlo. Per molte ragioni, offerte oggi dall’elettronica. Un libro di carta, viene stampato e rimane com’è. Non può cambiare. Un libro digitale sì. Può cambiare per nuove informazioni raccolte dal’autore o suggerite dai lettori, invitati a farsi coinvolgere; e molti lo hanno fatto, per arricchire o per correggere. Insomma un libro “attivo” e “interattivo”.

A differenza di un libro a stampa messo in mostra dal libraio compiacente, un libro digitale in Internet può essere raggiunto, grazie ai motori di ricerca, anche da chi non conosce l’autore e non sa che l’autore ha scritto un libro su temi di suo interesse.  Invece che su centinaia di scaffali, un libro digitale vive virtualmente in milioni di computer.  E poi niente vieta che dieci o cento pagine del libro digitale non possano essere riversate sul proprio pc e poi stampate.

L’autore, che è in là con gli anni, è angosciato da una costante della vita e della storia: la perdita della memoria del tempo. È il tormento che le esperienze della sua generazione, una generazione che ha vissuto eventi eccezionali dagli anni Venti del secolo scorso ai primi di questo, possano diventare cenere. Vi prega perciò di dargli una mano perché non siano tutte dimenticate; hanno molto da insegnare ai giovani di oggi.

Buona lettura.

Sergio Lepri

 


Nella raccolta del materiale informativo l’autore è stato aiutato da Franco Arbitrio, suo valido collaboratore negli anni di direzione dell’Ansa. Con la collaborazione di Arbitrio sono state scritte anche alcune giornate; la cosa è segnalata in calce.

La redazione e la composizione grafica di questo libro è stata fatta dall’autore personalmente e in maniera artigianale.  L‘autore si scusa perciò con i lettori per qualche scorrettezza di forma.