14 settembre

Il maresciallo Cavallero è trovato morto nel giardino di un albergo di Frascati dopo un colloquio col generale Kesserling, che dice di avergli proposto di comandare il nuovo esercito fascista. Suicida o ammazzato?

Il maresciallo d’Italia Ugo Cavallero è stato trovato morto stamani1 seduto su una poltrona di vimini nel giardino dell’hotel Belvedere, vicino a Frascati. Un colpo di rivoltella alla testa, l’arma ancora in pugno. Suicida? o qualcuno l’ha ammazzato, inscenando poi il suicidio?

Ugo Cavallero, 63 anni, dal 1926 generale di divisione e senatore, maresciallo d’Italia dal 1942, il 5 dicembre del 1940 ha preso il posto di Badoglio come Capo di stato maggiore generale e il 1o febbraio di quest’anno 1943 l’ha dovuto lasciare a Giuseppe Ambrosio. Con Badoglio i rapporti sono stati sempre cattivi. Negli anni successivi alla prima guerra mondiale Cavallero ha contestato a Badoglio, non senza fondamento, la gloria, da molti attribuitagli, della vittoria di Vittorio Veneto; e Badoglio ha visto male la sua nomina a maresciallo d’Italia e, a parte tanti altri screzi sulla condotta della guerra, la sua nomina a Capo di stato maggiore generale.

Nemico suo da sempre, Badoglio ha pensato bene, appena nominato capo del governo, di farlo arrestare2. Il re è intervenuto per farlo liberare e Badoglio lo ha fatto di nuovo arrestare il 23 agosto, cercando di coinvolgerlo nelle voci di complotti in cui si parla dell’ex segretario del Partito fascista Ettore Muti3 e del fascista estremista e filogermanico Roberto Farinacci.

Ugo Cavallero: Capo di Stato maggiore generale nel 1940 al posto di Badoglio dimissionario; maresciallo d'Italia nel 1942 per ragioni di opportunità nei confronti di Rommel, nominamente alle sue dipendenze; rimosso dall'incarico nel 1943; arrestato da Badoglio dopo il 25 luglio; liberato per intervento del re e poi di nuovo arrestato

Ugo Cavallero: Capo di Stato maggiore generale nel 1940 al posto di Badoglio dimissionario; maresciallo d’Italia nel 1942 per ragioni di opportunità nei confronti di Rommel, nominamente alle sue dipendenze; rimosso dall’incarico nel 1943; arrestato da Badoglio dopo il 25 luglio; liberato per intervento del re e poi di nuovo arrestato.

Temendo di fare la fine di Muti, Cavallero ha chiesto di parlare col generale Carboni, capo del Sim (Servizio informazioni militari), a cui ha dettato un memoriale nel quale si è difeso da tutte le accuse, specialmente di aver complottato con Farinacci, e ha rivelato addirittura di avere studiato, nel novembre dello scorso anno, quando era ancora Capo di stato maggiore generale e Mussolini mostrava un aggravamento dei suoi mali, un piano per passare i poteri dal Duce al re. Nel memoriale si parla quindi di una congiura contro Mussolini; l’arresto di Cavallero da parte di Badoglio è legato invece alle voci di una congiura contro Badoglio e contro il re. Due giorni fa, il 12, il generale Kesselring, comandante delle armate tedesche del sud, ha invitato Cavallero nel suo Quartier generale a Frascati, sui Colli Romani.

Il Quartier generale di Kesselring è nella villa Falconieri, un chilometro fuori Frascati, a est, sulla strada per Tuscolo. La villa, la più antica delle ville tuscolane, risale a metà del Cinquecento e ci mise la mano anche Antonio da Sangallo. Il bombardamento dell’8 settembre, in concomitanza con lo sbarco, che poi non c’è stato, delle truppe aviotrasportate americane, ha distrutto in gran parte Frascati ma non ha fatto troppi danni alla villa.

È qui che Kesselring ha chiamato Cavallero. Di che cosa hanno parlato non si sa bene e sul colloquio si hanno solo informazioni di parte. In un’intervista a Enzo Biagi4 il colonnello delle SS Eugen Dollmann, “osservatore” tedesco in Italia, dice: “Cavallero si era completamente compromesso nei nostri confronti. Come ufficiale doveva suicidarsi”. Però: “Kesselring lo stimava moltissimo”.

Nelle sue memorie5 Kesselring afferma di avere invitato Cavallero a rifugiarsi in Germania e in una lettera inviata a suo figlio il 27 febbraio del 1947 e ripresa in un articolo del Tempo di Roma6, avrebbe scritto: “Come certa causa del suo suicidio io ritengo sia stato il non volere egli assumere la carica che io gli offersi di capo del nuovo esercito italiano, con Mussolini”.

Mussolini è stato liberato appena un giorno prima. Si può già parlare di un nuovo esercito fascista? E Kesselring, non Hitler, ha il potere di nominarne il capo?

Sullo stesso giornale7 è riferita anche una frase di Cavallero: “L’apparecchio che mi porta in Germania” avrebbe detto alla moglie “sarebbe l’apparecchio del disonore”. Il dubbio rimane, e rimarrà: il maresciallo Ugo Cavallero si è ammazzato o è stato costretto ad ammazzarsi o è stato ammazzato?8


1 Secondo alcuni il fatto è avvenuto due mesi dopo, nella notte fra il 13 e il 14 novembre; sembra però un errore, presente tuttavia anche nella scheda del ministero della difesa sul sito www.difesa.it.

2 Secondo Dino Grandi (nel suo 25 luglio 1943) l’arresto è avvenuto addirittura il 26 luglio (una “meschina e catilinaria vendetta” di Badoglio, scrive); secondo altri, il 12 di agosto.

3 Si veda la giornata del 24 agosto.

4 In 1943, Rcs, 1995.

5 Memorie di guerra, Garzanti, 1954.

6 Sul Tempo del 6 febbraio 1960, in un articolo di Emilio Canevari.

7 Sul Tempo del 5 febbraio 1960.

8 A Mussolini qualcuno ha attribuito questa frase: “Cavallero si è suicidato con la mano destra di Kesselring”. Cavallero fu comunque sepolto nel cimitero romano del Verano con tutti gli onori militari presentati da reparti italiani e tedeschi. Il generale von Pohl depose sulla bara una corona di fiori in nome del Führer e il console generale Wuster una corona in nome del ministro degli esteri Ribbentrop.